Ecoreforma, startup del Trentino con sede a Rovereto, ha individuato una ulteriore possibilità messa a disposizione dalla PAT per supportare gli interventi sul patrimonio immobiliare oltre a quelli già previsti dal Superbonus 110%, possibilità riservate a i cittadini residenti in provincia.
Attenzione alle tempistiche per presentare domanda, sono molto stringenti e necessitano di una buona celerità perché verranno finanziate in ordine di arrivo, se sono ammissibili. Le domande dovranno essere compilate e trasmesse utilizzando SPID o CPS/CNS dal 5 ottobre al 31 dicembre 2020 via web partendo dal sito www.servizionline.provincia.tn.it, sezione “Libro Fondiario e Catasto, Casa e Terreni”, argomento “Casa”.
La Giunta Provinciale del Trentino, nel gestire la propria autonomia, mette a disposizione un nuovo bando di 30 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici locali con finalità di sostegno alla edilizia, colpite dal difficile periodo Covid. Queste nuove risorse vanno a sostenere ulteriormente il settore edilizio locale oltre alle possibilità previste dalla legislazione nazionale.
Sono stati destinati 10 milioni di euro di finanziamento per oneri degli interessi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali, per le spese relative agli interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica.
Altri 20 milioni di euro per la concessioni di contributi in conto capitale con l’introduzione di un nuovo contributo in conto capitale, che viene concesso nella misura del 30% della spesa sostenuta dal cittadino.
I contributi possono essere richiesti dai residenti in Trentino. Possono presentare la domanda di contributo le persone fisiche che intendono ristrutturare le proprie abitazioni degli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica destinatari delle detrazioni d’imposta statali. I destinatari saranno i proprietarie o coloro che vantano un diritto di usufrutto o di abitazione sull’unità immobiliare oggetto dell’intervento. Possono inoltre presentare domanda, congiuntamente al proprietario, anche il coniuge e/o convivente, ancorché non proprietario, o un familiare convivente (parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).
Il contributo è del 30% della spesa per un massimo di € 30.000 su un massimale di spesa ammessa di € 100.000 esclusa la franchigia di 50.000 euro per gli interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica degli edifici
Detrazione fiscale statale è ammessa sul 50% delle spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione edilizia con il limite massimo di detrazione pari a € 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare e del 65% in caso di riqualificazione energetica con i limiti massimi di detrazione di € 100.000, € 60.000 e € 30.000 euro, rispetto agli interventi previsti. Sono ammesse spese già realizzate dal 1 gennaio 2020. Spesa minima per accedere € 20.000, domanda di mutuo minimo € 10.000. Sono ammesse anche le spese eventualmente già sostenute a far data dal primo gennaio 2020. È inoltre necessario stipulare un contratto di mutuo per almeno 10.000 euro.
Sono ammissibili gli interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica su unità immobiliari rientranti nelle categorie catastali ad uso abitativo da A/2 ad A/7 comprese le pertinenze degli edifici nella misura massima di due unità che comprendono i fabbricati classificati nelle categorie catastali C/2 (cantine, soffitte, magazzini), C6 (autorimesse, rimesse, scuderie) e C/7 (tettoie chiuse o aperte).
Anche chi interviene su unità immobiliari di categoria catastale C/2 e C/6, purché finalizzati alla trasformazione degli immobili ad uso abitativo (categorie catastali da A/2 a A/7).
L’anticipazione in conto capitale e a copertura degli interessi relativi al mutuo o prestito stipulato è possibile grazie alla stipula di un contratto di mutuo speciale in possesso cioè delle caratteristiche imposte dalla PAT alle banche convenzionate: 10 anni di durata, quota capitale costante, tasso fisso in una misura massima predefinita, nessuna commissioni e oneri a carico del mutuatario. La restituzione del mutuo è prevista in 10 rate annuali a fronte di 10 rate annuali di contributo a copertura degli interessi del mutuo, pari in 10 anni agli interessi pagati dal cittadino all’istituto bancario.